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Minimum tax e cooperazione fiscale: cosa cambia con la DAC 9 (Pillar 2)

Minimum tax e cooperazione fiscale: cosa cambia con la DAC 9 (Pillar 2)

Il Consiglio dell’Unione Europea ha formalmente adottato la direttiva DAC 9, che rafforza il quadro della cooperazione amministrativa tra le autorità fiscali europee. L’obiettivo? Garantire l’effettiva applicazione della minimum tax del 15% per i grandi gruppi multinazionali e contrastare pratiche di erosione della base imponibile e delocalizzazione artificiosa degli utili.

In concreto, la direttiva introduce nuove misure per migliorare la trasparenza e semplificare gli adempimenti per i gruppi multinazionali e domestici con fatturato consolidato pari o superiore a 750 milioni di euro.

Tra le principali novità:
  • Introduzione della Top-up Tax Information Return (TTIR), strumento attraverso il quale i gruppi con un fatturato consolidato pari o superiore a 750 milioni di euro devono attestare l’effettivo livello di imposizione raggiunto
  • Obbligo di trasmissione centralizzata della TTIR da parte di un’unica entità del gruppo
  • Estensione dello scambio automatico di informazioni fiscali

La DAC 9 si inserisce in un percorso più ampio di armonizzazione e cooperazione fiscale internazionale, che richiederà alle imprese di adeguare tempestivamente i propri processi.

Gli Stati membri dovranno recepire la direttiva entro il 31 dicembre 2025, mentre la prima presentazione della TTIR è prevista entro il 30 giugno 2026.