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Fuga di cervelli? Tra benefici fiscali e livelli di retribuzione esperti a confronto sul rientro degli expat

Fuga di cervelli? Tra benefici fiscali e livelli di retribuzione esperti a confronto sul rientro degli expat

Paolo Borghi

📊È stato recentemente pubblicato l’Expat City Ranking 2023, la classifica di InterNations, la più grande comunità mondiale di expat, che ha cercato di identificare quali sono le sfide e le preoccupazioni più sentite nel nostro paese.

Tra le questioni emergono i vincoli burocratici, le difficoltà a trovare alloggio, i livelli di retribuzione, le scarse opportunità di carriera e una qualità di vita che non soddisfa le aspettative.

Paolo Borghi, tra gli esperti intervistati da Adnkronos per l’approfondimento in materia, sottolinea l'imminente "irrigidimento" della normativa fiscale per il 2024 in Italia: “è stata ridotta la riduzione della base imponibile dal 70% al 50% con un tetto massimo di 600mila euro, senza specificare se annuo o per i 5 anni. Inoltre, i soggetti che richiedono l’applicazione non devono essere stati residenti in Italia nei precedenti tre anni e devono impegnarsi a risiedere fiscalmente nel nostro paese per almeno 5 anni (dagli attuali 2 anni), l’attività deve essere prestata per la maggior parte del tempo nel territorio italiano. Nella bozza di legge è previsto la non applicazione del beneficio in caso di trasferimento in Italia nell’ambito dello stesso gruppo".

📌 L’articolo completo è disponibile qui.